Lettera che Garibaldi scrisse al BASILE
A conferma delle anzidette testimonianze si trascrive la lettera che Garibaldi scrisse al BASILE dopo che erano trascorsi alcuni mesi dal fatto d’armi d’Aspromonte; fortunatamente tale lettera si conserva in stampa nel “Giornale di Sicilia” di Palermo del 29 agosto 1942 e nel foglio culturale della città di Agrigento “Il Caffè” del 2004. L’originale si trova presso la Biblioteca della Società di Storia Patria di Palermo. Ecco il testo della lettera:
Caprera, 22 gennaio 1863
Mio caro BasileVoi aveste di me cura affettuosa di figlio, oltre ad essere mio speciale curante, dotato di mano leggera e benefica in qualunque vostra pratica operazione.
Voi sin dal principio e durante la cura, sosteneste sempre fermamente, essere il proiettile dentro la ferita e precisamente in corrispondenza della incisione fatta in Aspromonte dal vostro amico Dott. Albanese.
Voi accertaste che la articolazione tibio-tarsica non era lesa; e fin dal 19 settembre ’62, al Varignano, proponeste la spugna preparata per dilatare il tramite della ferita, e per passare alla estrazione della palla.
Infine, dal momento in cui fui ferito, sino a questo di quasi completa guarigione, Voi mi avete assistito così caramente da trovarmi nelle impossibilità di esprimere tutta la mia gratitudine “Al Dr. Basile Giuseppe”.Vogliate gradire queste parole del cuore riconoscente Vostro per la vita.
G. Garibaldi
Il NOSTRO fu membro dell’ACCADEMIA FISIO-MEDICO-STATISTICA di Milano con la seguente motivazione: “Il Chiarissimo Sig. Dott. BASILE Chirurgo Curante la Ferita del Grande Garibaldi a Pisa è dichiarato Socio Corrispondente di questa Accademia Scientifica, stata autorizzata con Sovrana Risoluzione il giorno 18 Ottobre 1845″. Una lapide commemorativa della predetta Accademia si legge tuttora nello scalone di ingresso presso l’Accademia di Brera in Milano.